Il “Buono Servizi al Lavoro per persone con particolare svantaggio” è finalizzato a favorire l’inserimento/re-inserimento nel mondo del lavoro di persone disponibili alla ricerca di occupazione tramite l’erogazione di servizi personalizzati in base alle caratteristiche dell’utente.
Le attività possono essere fruite in forma individuale o per piccoli gruppi dalle persone rientranti in una della categorie previste che vengono accompagnate nella ricerca attiva di lavoro.
REQUISITI RICHIESTI
Persone residenti o domiciliate in Piemonte in condizione di particolare svantaggio che siano disoccupate ai sensi dell’art.19 del D.lgs. 150/2015 nelle seguenti condizioni:
- Non percettori di ammortizzatori sociali
- Percettori di misure di sostegno al reddito di inclusione sociale (SIA E REI)
- Non percettori di ammortizzatori sociali con contratto di lavoro subordinato inferiore a 6 mesi (art. 19 co. 3)
- Persone che svolgano un’attività lavorativa di scarsa intensità (Circolare MLPS n. 34/2015) che ne ricavino cioè un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione
Categorie di soggetti che rientrano nello svantaggio:
- Soggetti con incapacità parziale, per motivi di ordine fisico, sensoriale e psichico, a provvedere alle proprie esigenze, che non raggiungono la soglia prevista dall’art. 3 della L. 68/99 e soggetti in trattamento psichiatrico ed ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziali, che non raggiungono la soglia prevista dall’art. 3 della suddetta legge
- Soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
- Persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, che si trovino nelle condizioni di potere partecipare alle attività previste dal Bando presso le sedi degli Operatori e che rientrino in una delle seguenti categorie: in condizione di detenzione a non più di 6 mesi dalla fine della pena, ammessi a misure alternative di detenzione e al lavoro all’esterno
- Ex-detenuti che hanno terminato di scontare la pena da non oltre cinque anni dalla fine della detenzione, ai sensi della L.R. 34/2008, art. 33
- Soggetti, anche minori, in condizione di grave emarginazione; tale condizione potrà essere riconosciuta anche a persone con problemi di dipendenze da sostanze, vittime di violenza, maltrattamento, soggetti a grave sfruttamento e discriminazione, anche inseriti nei “programmi di assistenza e integrazione sociale”
- Rom, Sinti e Camminanti (RSC) in attuazione della comunicazione della Commissione Europea n. 173/2011
- Soggetti titolari di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari (di cui all’art. 5, comma 6 del D.Lgs 286/1998) e soggetti richiedenti o beneficiari di protezione internazionale in base alle disposizioni (di cui al D. Lgs. 251/2007 e s.m.i.)
- Minori stranieri non accompagnati, ivi compresi i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale o umanitaria
I requisiti sopra elencati (stato occupazionale e condizione di svantaggio) devono essere posseduti al momento della presa in carico. La condizione di svantaggio delle persone deve essere attestata/dichiarata dai soggetti pubblici competenti che seguono il loro percorso di inclusione sociale rientranti in una delle seguenti categorie:
- Servizi Sociali e Servizi sanitari (Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, Enti locali e ASL)
- Istituti penitenziari e Ufficio esecuzione penale esterna
Le attività che possono essere erogate sono:
- Orientamento di primo livello
- Orientamento specialistico
- Ricerca attiva e accompagnamento al lavoro
- Sostegno nell’inserimento in impresa, con l’accompagnamento di un tutor, attraverso tirocini fino a 12 mesi/contratti di lavoro brevi o lunghi
- Incrocio domanda/offerta per contratti di lavoro
PER INFORMAZIONI
L’AFP è stata selezionata con apposito bando della Regione Piemonte come operatore.
Puoi rivolgerti a uno degli sportelli AFP per avere maggiori informazioni e verificare i requisiti necessari per l’apertura del Piano individuale.