Un’esperienza, alla portata di chiunque abbia voglia di provarci

Una giornata alquanto diversa per noi, alunni del diploma professionale “Tecnico per la conduzione e per la manutenzione di impianti automatizzati” dell’ AFP di Dronero.
Il 5 Novembre 2015 siamo andati in visita presso “l’Istituto dei ciechi” di Milano, accompagnati dal Prof. Sergio Poetto per partecipare alla visita guidata “Il dialogo nel buio”.

Questa visita è un percorso che si compie in totale assenza di luce, accompagnati da esperte guide non vedenti. Un viaggio di oltre un'ora nella completa oscurità che permette di sperimentare un nuovo modo di “vedere”: ci si affida al tatto, all'udito, all'olfatto e al gusto per vivere un'esperienza straordinaria.

Chi ci ha accolto è stata Annalisa, una ragazza giovane non vedente, che ci ha condotto in una stanza nera, facendoci provare la sensazione del buio.
Poi ci siamo divisi in tre gruppi: il primo è stato affiancato da Emanuele e Angelo, il secondo gruppo da Giuseppe, e il terzo da Chiara.
Matteo, un giovane ragazzo vedente ci ha sintetizzato brevemente il comportamento che dovevamo tenere durante il percorso, insegnandoci anche l’utilizzo del bastone per aiutarci a capire se avevamo qualcosa davanti.
Durante il percorso c’erano diversi ambienti: una simulazione di un parco con il riconoscimento dei suoni, di oggetti, di piante e di animali.
Come secondo ambiente è stato simulato un molo circondato dal mare: bisognava riconoscere oggetti riguardanti una nave come, giubbotto di salvataggio, remo, salvagente. In seguito si saliva su una barca e si partiva per una meta immaginaria.
Scesi dalla barca, ci hanno portato in una stanza che simulava una casa dove dovevamo riconoscere oggetti che usiamo quotidianamente.
Come penultima tappa c’era la città: un ipotetico mercato in cui dovevamo orientarci, e riconoscere alcuni oggetti di diverse dimensioni. Infine, come ultima tappa, siamo andati al bar, dove abbiamo potuto gustare una bibita al buio come per tutto il resto del percorso.

È stata un’esperienza straordinaria per noi ragazzi!

Con l’aiuto di persone “diverse” ma “uguali” a noi, abbiamo sperimentato che le persone non vedenti sviluppano maggiormente gli altri sensi per compensare il loro disagio.
 
Gli allievi:
Nicholas Gastaldi
Silvia Giordano
Donaldo Gjondrekaj