Essa è stata istituita in tale data per rievocare l'anniversario della liberazione dei prigiornieri superstiti relegati nel campo di annientamento di Auschwitz, in Polonia, avvenuta nel 1945 per mezzo delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. La scoperta del lager di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono infatti, per la prima volta al mondo, l'abominio del genocidio nazifascista e gli strumenti di tortura e di distruzione utilizzati nel campo.
La Giornata della Memoria non serve solo a rammentare milioni di persone sterminate disumanamente e senza alcuna pietà nei campi; serve a ricordare che quotidianamente attuiamo piccole discriminazioni nei confronti di chi consideriamo "diverso". Per evitare che questo capitolo buio e agghiacciante della storia si ripeta occorre quindi capire e, soprattutto, ricordare. La memoria ci permette infatti di rivivere e immaginare il passato, provando a trarne insegnamenti.
Anche quest'anno, a settantadue anni dall'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, l'Azienda di Formazione Professionale di Dronero ha celebrato il Giorno della Memoria con grande intensità. L'appuntamento è stato introdotto con la lettura della celebre poesia "Se questo è un uomo" di Primo Levi, tratta dall'omonimo libro, ed è terminato con la visione del film Train de vie – Un treno per vivere, diretto da Radu Mih?ileanu, che tratta in maniera ironica l'atroce tema della Shoah.
Concludo con il citare una frase di Primo Levi:
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perchè ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre"
Annalisa Ghibaudo